Certificazione per la Parità di Genere: confermato requisito per aumentare i punteggi nei bandi di gara
A seguito della pubblicazione del Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, in vigore dal 1 Aprile 2023, la Certificazione per la Parità di Genere entra a far parte dei requisiti che permettono l’attribuzione di un punteggio maggiore nei bandi di gara all’Organizzazione che ne è in possesso. Secondo l’articolo 108 Codice dei contratti pubblici infatti: “Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese che attestano il possesso dei requisiti di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.”
Ricordiamo che l’art. Codice delle Pari Opportunità Il Codice 46-bis ha introdotto, dal 1° gennaio 2022, la UNI/PdR 125:2022 certifica le strategie e le misure adottate dai datori di lavoro per colmare il divario di genere nelle proprie aziende.
La Certificazione per la Parità di Genere
La prassi UNI/PdR 125:2022, “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere”, prevista dalla legge n. 162/2022, definisce le modalità per l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere. La certificazione di parità è una delle misure che il Governo ha inserito nel Pnrr, nella missione 5, «Inclusione e coesione», tra le politiche per il lavoro al fine di creare un ambiente di lavoro inclusivo delle diversità che sostengano la parità di genere. La misura ha lo scopo di assicurare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il gender gap attraverso la creazione di un sistema nazionale di certificazione della parità di genere, che dovrà migliorare le condizioni di lavoro delle donne anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo e promuovere la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese.