Convegno Donne e Futuro: l’intervento di GCERTI Italy
“La certificazione di genere, oltre a garantire vantaggi reputazionali e strategici, rappresenta anche un’occasione per avere punteggio e premialità nelle richieste di cofinanziamento statale e nei bandi di gara pubblici. Inoltre la UNI PdR 125:2022 garantisce anche una serie di benefici fiscali, quali l’esonero contributivo per le aziende virtuose, fino a 50 mila euro all’anno sui contributi Inps a carico dei datori di lavoro, nonché la possibilità di accedere a bandi regionali per il finanziamento della certificazione stessa”.
È così che GCERTI Italy Assessment & Certification introduce il tema della certificazione della parità di genere al convegno ‘Donne e futuro: parità di genere per aziende eque e sostenibili‘ organizzato da #astro4her e tenutosi in data 18 Aprile presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva a Roma. La certificazione di parità in conformità alla Prassi UNI/PdR125, infatti, oltre ad essere una delle misure che il Governo ha inserito nel Pnrr, nella missione 5 «Inclusione e coesione», definisce le modalità per l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere. La misura ha lo scopo di assicurare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il gender gap attraverso la creazione di un sistema nazionale di certificazione della parità di genere, che dovrà migliorare le condizioni di lavoro delle donne anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo e promuovere la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese.
Il convengo che si è posto l’obiettivo di supportare il processo culturale che vede le donne protagoniste di un futuro prossimo più equo e sostenibile anche nel mondo del lavoro, è risultato essere l’occasione perfetta per una disamina sulla legge 162/2021, e per favorire la consapevolezza delle aziende presenti a sviluppare al loro interno politiche di genere, affinché possano essere migliorate le condizioni di lavoro delle donne anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo. Numerosi rappresentanti della cultura, del lavoro, dell’informazione e delle istituzioni, ma anche tecnologi ed esperti di parità di genere hanno partecipato a questo confronto costruttivo che ha portato alla consapevolezza che in questo momento storico cruciale in cui la cui sostenibilità nel lungo periodo dipenderà sempre più dal rispetto di criteri quali l’inclusione e la parità retributiva.