Certificazione della parità di genere – Esonero Parità di genere, pubblicate le istruzioni per ottenere le agevolazioni economiche
È stato pubblicato nella sezione Pubblicità legale del Ministero del Lavoro il decreto interministeriale firmato il 20 ottobre 2022 che fissa le regole di applicazione delle agevolazioni contributive per le aziende che ottengono la certificazione di parità di genere.
In attuazione dell’articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162 il decreto definisce che, a decorrere dall’anno 2022 le aziende private che abbiano conseguito la certificazione di parità di genere dimostrando di essersi impegnati nell’adottare delle misure adatte per ridurre il divario di genere nella propria azienda beneficiano, per il periodo di validità della predetta certificazione, di un esonero contributivo di 50 milioni d’euro annui. Sono escluse dall’applicazione del beneficio le pubbliche amministrazioni.
Esonero contributivo: come si ottiene?
Ai fini dell’ammissione all’esonero, le aziende del settore privato devono in via telematica l’apposita domanda all’INPS secondo i termini e le modalità indicate dallo stesso Istituto. La domanda deve contenere le seguenti informazioni:
1) i dati identificativi dell’azienda
2) la retribuzione media mensile stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere
3) l’aliquota datoriale media stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere
4) la forza aziendale media stimata relativa al periodo di validità del certificato parità di genere
5) la dichiarazione sostitutiva, rilasciata ai sensi del d.P.R. n. 445/2000, di essere in possesso della certificazione di parità di genere e di non essere incorsa in provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro
6) il periodo di validità della certificazione di parità di genere
Al fine di favorire il più ampio accesso all’esonero, qualora le risorse risultino insufficienti in relazione al numero di domande complessivamente ammissibili, il beneficio riconosciuto è proporzionalmente ridotto. Per usufruire del beneficio, è necessario essere esenti da provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi adottati dall’Ispettorato nazionale del lavoro ai sensi dell’articolo 46, comma 4, del decreto
legislativo 11 aprile 2006, n. 198.
Le domande sono verificate dall’INPS sulla base delle informazioni date e sono ammesse con riferimento all’intero periodo di validità della certificazione di parità di genere comunicando le risultanze della procedura al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al Dipartimento per le pari opportunità e al Ministero dell’economia e delle finanze.
Pertanto ora, non resta che attendere la pubblicazione dei bandi per l’assegnazione di queste agevolazioni economiche per supportare le piccole e medie imprese del settore privato. L’obiettivo è il raggiungimento della certificazione di almeno 800 aziende entro il secondo trimestre del 2026.
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