8 Giugno 2022 Giornata Mondiale degli Oceani: Verso la sostenibilità con EMAS e certificazione ESG
Oggi 8 Giugno 2022, ricorre la Giornata Mondiale degli Oceani. Nata su proposta del Canada in occasione dell’Earth Summit del 1992 a Rio de Janeiro, è riconosciuta ufficialmente nel 2008 dalle Nazioni Unite. Questa giornata ha lo scopo di celebrare gli oceani e sensibilizzare l’ opinione pubblica sul loro ruolo e sull’impatto sull’ambiente marino dell’inquinamento e come ciò si ripercuote nella vita degli individui e nella salute generale dell’ambiente.
Cresce la preoccupazione per l’impatto sull’ambiente marino
MSC Marine Stewardship Council, un’ organizzazione non profit che protegge gli oceani dalla pesca eccessiva, ha promosso una ricerca condotta da Globescan in Italia e in altri 22 Paesi del mondo. Tale studio descrive una crescente preoccupazione degli individui per l’impatto sull’ambiente marino, soprattutto di fattori quali inquinamento, cambiamento climatico e pesca eccessiva.
In Italia la preoccupazione sul tema coinvolge circa il 93% degli intervistati, lasciando intendere un incremento dell’attenzione dei consumatori sugli impatti ambientali. Diversa è invece l’aspettativa dei consumatori sul futuro: il 53% è ottimista e crede che i danni causati all’ambiente siano risolvibili entro i prossimi 20 anni, mentre la restante parte ha una visione più pessimista e teme che nei prossimi anni sarà difficile riuscire a mangiare determinate tipologie di pesce. I consumatori italiani sono disposti a cambiare le proprie abitudini per salvaguardare il futuro. Infatti il 43% degli intervistati si ripropone di comprare più prodotti da pesca sostenibile, mentre il 26% dichiara di averlo già fatto nei due anni precedenti.
L’ isola di plastica
Il comportamento e le abitudini dei consumatori mettono in moto il mercato e l’attività produttiva delle aziende. Proprio l’attività produttiva, di qualsiasi tipo, produce un grande impatto sull’ambiente sotto forma di inquinamento o altro mutamento ambientale. Difatti l’azione combinata di consumatori e aziende ha dato visita al Pacific Trash Vortex, un’ isola artificiale costituita in prevalenza di plastica e rifiuti, provenienti dalle attività terrestri ma anche dalle navi, in particolare navi da carico, che perdono in mare qualche elemento tra quelli stivati sopra coperta negli appositi stalli.
La formazione di quest’enorme isola è dovuta all’azione vorticosa dei venti e delle correnti che ingloba tutto ciò che galleggia. Si trova nell’ Oceano Pacifico, tuttavia anche nell’ Oceano Atlantico possono trovarsi simili agglomerazioni di rifiuti. Tali rifiuti, composti soprattutto da plastica, vanno scomponendosi in micro-particelle, in micro plastiche che arrivano a mischiarsi con lo zooplancton, alla base della catena alimentare delle creature marine. Ciò vuol dire che tali particelle vengono poi ingerite dall’essere umano nel momento in cui si ciba di pesce.
Dunque è necessario che le imprese si adoperino per tenere sotto controllo l’impatto della loro attività sull’ambiente, tenendo conto dei relativi costi per ridurre il rischio il più possibile. Obiettivo primario dell’impresa dev’essere quindi il rispetto delle norme e direttive a tutela dell’ambiente, incrementando, dove possibile, il proprio contributo volontariamente.
Ridurre il proprio impatto sull’ambiente
Il regolamento EMAS
Il Regolamento EMAS è un sistema Comunitario di Ecogestione e Audit (EMAS = Eco-Management and Audit Scheme). Ad esso possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, aventi sede nel territorio della Comunità Europea o al di fuori di esso. Obiettivo delle organizzazioni è impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza riducendo l’impatto sull’ambiente.
Il percorso stabilito dall’ EMAS comprende il controllo di tutte le fasi produttive:
- valutazione ed analisi ambientali
- indicatori definiti per ciascun settore
- dichiarazione ambientale verso l’esterno (trasparenza nella comunicazione della propria attività), per far conoscere il livello di aderenza alla normativa in vigore
- tecnologie introdotte per contrastare l’impatto ambientale
- coinvolgimento e formazione del personale
Particolare rilievo assumono le adesioni ad EMAS di società gestori di terminali di petrolio e navi da carico, per l’ elevata sensibilità della merce trasportata che potrebbe arrecare danni ingenti alle acque. Inoltre il rispetto dei parametri stabiliti dalle norme deve poi riscontrare dovuta attenzione nei controlli da parte delle autorità competenti poiché, proprio per la specificità della merce, necessitano un monitoraggio continuo.
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La certificazione ESG
Ulteriore azione che le organizzazioni possono compiere per manifestare il loro impegno nella salvaguardia del pianeta è dato dalla certificazione ESG. Difatti, in quanto accreditata secondo il programma “GIF ESG Rating scheme“, quest’ultima aiuta a raggiungere questo obiettivo garantendo anche all’organizzazione una serie di vantaggi:
- rafforzare la reputazione agli occhi dei propri stakeholder aumentando le opportunità di investimento
- certificare l’informazione societaria in materia di sostenibilità
- maggiore copertura contro i rischi del mercato di riferimento
- vantaggio competitivo rispetto ai competitor
La certificazione mira ad uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle tre dimensioni Environmental, Social, Governance, e perseguendo gli obiettivi definiti dall’ Agenda 2030.
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